CON DISPREZZO E CON AMORE - APPUNTI SU UNA CITTÀ IN CERCA DI RISCATTO
Categoria: DocumentariPostato il 15/10/2021 da Vittorio Vespucci
“Con disprezzo e con amore - Appunti su una città in cerca di riscatto” è un documentario del 2010 diretto da Vittorio Vespucci e prodotto in collaborazione con Monica Nitti. Il film offre una breve ma incisiva analisi della situazione sociale, ambientale e culturale di Taranto.
Sinossi del Documentario
Il documentario “Con disprezzo e con amore - Appunti su una città in cerca di riscatto” ci conduce in un viaggio profondo e commovente tra le strade di Taranto, una città che vive una continua contraddizione. Da una parte c'è l'amore e l'impegno di chi cerca di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, dall'altra c'è la dura realtà di un territorio spesso vittima di speculazione e degrado, che ha reso difficile la vita di molti cittadini che sognano semplicemente una “normalità” sociale e ambientale.
Attraverso le voci di persone comuni, attivisti, lavoratori e operatori sociali, emerge un ritratto crudo ma autentico della città, raccontata da chi la vive e la ama nonostante i problemi. Queste testimonianze, che spesso provengono da punti di vista molto diversi, rivelano il cuore pulsante di una comunità che non si arrende al degrado, ma è animata da una forza vitale che la spinge a immaginare e costruire un futuro migliore.
Uno dei temi portanti del documentario è la memoria di un passato che, negli anni ’70, ha visto un grande sviluppo economico grazie all'industrializzazione. Tuttavia, quel benessere ha avuto un costo molto alto: il degrado urbano e sociale che oggi caratterizza molte aree della città. Il film esplora come questa eredità pesante abbia lasciato segni profondi, non solo nell’ambiente ma anche nel tessuto sociale. In particolare, si affronta il problema della criminalità e del disagio giovanile, che colpisce tanti minori e giovani adulti, cresciuti in un contesto segnato da poche opportunità.
Eppure, Taranto non è solo un luogo di sofferenza: è anche uno spazio di resistenza e innovazione, dove molte persone lavorano per migliorare la qualità della vita nei quartieri più difficili. Diverse proposte concrete per il riscatto della città vengono raccontate da chi opera in questi contesti, con l’obiettivo di avvicinare le istituzioni alle esigenze reali dei cittadini. Il documentario sottolinea l’importanza di progetti comunitari come la raccolta differenziata dei rifiuti, un’iniziativa fondamentale per una città che vuole risollevarsi attraverso pratiche sostenibili. La raccolta differenziata non è solo un gesto ecologico, ma un modo per coinvolgere i cittadini in un progetto di cambiamento e responsabilizzazione.
Non mancano, nel documentario, riflessioni critiche sul problema del lavoro nero e del ricatto occupazionale che tanti lavoratori si trovano a subire, costretti spesso ad accettare condizioni precarie pur di ottenere un impiego. Su questi temi, la speranza è che Taranto possa sviluppare un’economia più equa, in grado di creare opportunità lavorative dignitose e sicure per tutti. Allo stesso tempo, il documentario porta lo spettatore all’interno dei centri sociali della città, luoghi dove i giovani trovano spazi per esprimersi e costruire un'identità collettiva basata su ideali di giustizia sociale e solidarietà.
Un’altra questione delicata riguarda la presenza militare massiccia a Taranto, tema dibattuto poiché ha sottratto alla città ampi spazi che potrebbero essere restituiti alla comunità per scopi civili e sociali. Gli abitanti e le associazioni locali si interrogano su quali siano i reali benefici di questa presenza e chiedono che Taranto possa riappropriarsi di alcune aree, trasformandole in luoghi utili per la collettività.
Il documentario affronta anche le sfide che colpiscono settori storicamente vitali per Taranto, come la mitilicoltura. Un tempo orgoglio dell’economia locale, oggi la coltivazione dei mitili è seriamente minacciata dall’inquinamento e da altri fattori ambientali che mettono a rischio la sopravvivenza di questo settore. Accanto a questa realtà, si parla dello sviluppo dell’Università locale, con le sue peculiarità e i suoi limiti, e si riflette sul suo potenziale ruolo come polo di innovazione e cambiamento sociale in una città che ne ha tanto bisogno.
Infine, non poteva mancare un riferimento all’inquinamento ambientale, il “male dei mali” per Taranto, fonte di preoccupazioni per la salute pubblica e simbolo delle difficoltà che la città deve affrontare. L’inquinamento rappresenta un ostacolo enorme per la popolazione, ma è anche il punto di partenza per molti dei cambiamenti che gli abitanti desiderano.
Il viaggio emozionante di questo documentario è accompagnato dalle musiche di Sandro Viscomi e dalla voce narrante dell’attore Francesco Cassano, che guida lo spettatore attraverso le complessità di una città ferita ma piena di speranza. “Con disprezzo e con amore” non è solo un’analisi dei problemi di Taranto, ma un omaggio alla resistenza di una comunità che, nonostante le difficoltà, continua a credere nel riscatto.
Guarda il Trailer del Documentario
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